POESIE PER GIORGIO

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super tonio 91
view post Posted on 15/4/2006, 13:11




il vero coraggio..
sta nell'ammettere le proprie paure
davanti a tutti..
 
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Elisabettirabassi
view post Posted on 17/9/2006, 15:36




GIORGIO...

chido gli occhi ogni sera
con il cuore che ti pensa e spera...
Mi sembra di vederti e sospira...
ma già dei pensieri non seguo più il filo
...il sonno mi prende e mi porta con se...
Inizio a sognare e mi trovo con te!

Se ogni volta che ti penso nascesse una stella
a quest'ora la notte sarebbe più luminosa del giorno...

Dicono che gli angeli sono solo in paradiso
ma allora perchè tu sei qui???

per te mio giorgio...grazie d'esistere...
 
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super tonio 91
view post Posted on 17/9/2006, 20:10




bellissime..
 
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Elisabettirabassi
view post Posted on 21/9/2006, 18:10




GRAZIE! :rolleyes:
 
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Silviastipe
view post Posted on 15/2/2007, 11:05




Quello che posterò non è opera mia.. ma è tratto da uno dei libri più stueondi che siano mai stati scritti. Una favola per adulti.
"Il piccolo principe" di Antoine De-Saint-Exupery.

Premessa. Il Piccolo Principe arriva sulla terra, il suo intento è di trovare gli uomini. Fa tutta una serie di incontri... tra questi incontri, c'è quello con la volpe. La volpe chiede al Piccolo Principe di addomesticarla, in modo da dare un senso ai suoi giorni, solitamente passati cacciando galline e scappando dai cacciatori.
Questo è quello che la volpe dice:

"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".

Trovo questo pezzo splendido, riesce sempre a commuovermi.
E volevo dividerlo con voi.. e con Giorgio.


 
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Tirabassa
view post Posted on 15/2/2007, 15:23




Molto bello...mi sa che lo inserirò tra i tantissimi libri che devo assolutamente leggere....
Grazie Silvia, un bacione
 
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Silviastipe
view post Posted on 15/2/2007, 21:00




Altro pezzo del piccolo principe che adoro (oggi gira così....)

Il piccolo principe sta per tornare sul suo pianeta... e questo è uno degli ultimi dialoghi con l'uomo. E' di una dolcezza che mi toglie il fiato.

"Sara' un anno questa notte. La mia stella sara' proprio sopra al luogo dove sono caduto l'anno scorso..."
"Ometto, non e' vero che e' un brutto sogno quella storia del serpente, dell'appuntamento e della stella?..."
Ma non mi rispose. Disse:
"Quello che e' importante, non lo si vede..."
"Certo..."
"E' come per il fiore. Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella, e' dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite".
"Certo..."
"E' come per l'acqua. Quella che tu mi hai dato da bere era come una musica, c'era la carrucola e c'era la corda... ti ricordi... era buona".
"Certo..."
"Guarderai le stelle, la notte. E' troppo piccolo da me perche' ti possa mostrare dove si trova la mia stella. E' meglio cosi'. La mia stella sara' per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacera' guardarle... Tutte, saranno tue amiche. E poi ti voglio fare un regalo..."
Rise ancora.
"Ah! Ometto, ometto mio, mi piace sentire questo riso!"
"E sara' proprio questo il mio regalo... sara' come per l'acqua..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d'affari erano dell'oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte. Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abitero' in una di esse, visto che io ridero' in una di esse, allora sara' per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"
E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, cosi', per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.
Allora tu dirai: "Si, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo.

"T'avro' fatto un brutto scherzo..."
E rise ancora.
"Sara' come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."
 
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Elisabettirabassi
view post Posted on 15/2/2007, 21:05




il piccolo principe è stupendo!! è uno dei migliori libri che ho letto perchè ha un sacco di frasi significative,l'ho letto più volte,non mi stanco mai.sono davvero stupende,hai proprio ragione,grazie.
 
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Silviastipe
view post Posted on 15/2/2007, 21:20




Ciao Ely!
Ma dato che qui si parla di poesia, apro un topic apposta, perchè ci sono una marea di testi belli da libri, canzoni etc che mi piacerebbe postare!
 
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8 replies since 15/4/2006, 13:11   317 views
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