Il prossimo appuntamento

« Older   Newer »
  Share  
Tirabassa
view post Posted on 8/5/2008, 11:04




CITAZIONE (le mokò @ 8/5/2008, 11:57)
Certo che rivederlo questo video, dopo un pò di tempo, mi da emozioni come la prima volta. Grazie ad argentatv, e grazie a te Ross, per riavermi fatto rivivere, questa bella esperienza. Un grazie sopratutto a te carissimo Giorgio, per la tua bravura. :P :D ^_^
Patrizia

LO SAI CHE PER ME E' SEMPRE UN PIACERE... ;)
GIORGIO E' ASSOLUTAMENTE UN GRANDE! :wub: :wub: ;) :)
UN BACIONE!
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 2/6/2008, 10:13




Grazie a Paola, eccovi alcune foto che, anche se postate forse in passato, sono sempre bellissime da rivedere...non pensate? :rolleyes: :P ;)

image

image

image

image

DA: http://www.teatroteatro.it/galleria.asp?idscheda=1493

E pure un'intervista...


"Intervista a Giorgio Tirabassi, one man show del suo Coatto unico... senza intervallo

Giorgio Tirabassi ci presenta il suo nuovo spettacolo di cui è autore, regista ed interprete. In Coatto unico… senza intervallo il poliedrico attore recita, suona e canta instancabilmente per un’ora e mezza.


Iniziamo subito dal suo nuovo spettacolo, Coatto unico… senza intervallo: qual è stata la genesi?

Innanzitutto questo spettacolo era nato per l’esigenza di mettere in scena qualcosa di proprio. Avevo scritto due canzoni che raccontavano di personaggi di periferia, poi mi sono sentito in dovere di “andare avanti” scrivendo dei monologhi, e alla fine è venuto fuori uno spettacolo che ha per protagonisti quelle persone ai margini della città (che vivono in periferia o in provincia), ai margini della società e, spesso, ai margini dell’illegalità. Uno spettacolo divertente anche se, con amarezza, ammetto essere “ispirato” dalle disgrazie altrui. Dopo questa lunga pausa dovuta alla televisione, l’ho ripreso oggi ben volentieri: al titolo ho aggiunto quel “senza intervallo” proprio perché non ho mai smesso di pensare a questo materiale. Certo, l’ho riscritto, ho spostato la scaletta, ho sostituito dei passaggi, ne ho messi degli altri… ho persino riarrangiato alcuni pezzi del classico repertorio romano.

Lo ha “ripreso” dopo dieci anni e ha deciso di portarlo in giro per l’Italia anziché rimanere nelle piccole realtà della provincia di Roma, come invece aveva fatto nel 1997. Come mai?

Mi è sembrato un passo da adulto uscire dai confini di Roma. Abbiamo, sì, cominciato con i piccoli teatri di provincia nella scorsa stagione, ma poi quest’anno abbiamo deciso di toccare città grandi, importanti… All’inizio c’era un po’ di preoccupazione, però la risposta del pubblico è stata positiva. Certo, lo spettacolo è impregnato di romanità, sono toccate caratteristiche dei quartieri di Roma e i personaggi parlano romano, ma un attore sa come farsi capire. E poi, in fondo, sono tratti comuni a tutta Italia, basterebbe cambiare l’ambientazione e il dialetto e di colpo diventerebbero storie di milanesi, ad esempio.

Dando un’occhiata alle date e alle tappe della sua tournée, mi sembra che abbia prediletto toccare più città e restare in scena uno o due giorni piuttosto che rimanere in cartellone per diversi giorni e rinunciare a qualche tappa…

Assolutamente sì. In scena ci siamo noi e gli strumenti (Daniele Ercoli al contrabbasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni, n.d.r.), quindi lo spettacolo è molto agile, facile da allestire e così una tournée serrata si può fare. E poi questo ritmo battente è un aiuto, perché per un mese o tre settimane allo Smeraldo, ad esempio, bisogna mettere in moto una macchina promozionale che non finisce più. Invece così ci affidiamo al pubblico, che si dimostra sempre molto attento… c’è molta voglia di venire a vedere lo spettacolo insomma. Senza considerare che nelle grandi città c’è spesso il pericolo della routine, quindi il pubblico più avvezzo è attirato dalle proposte nuove.

Ma questo spettacolo così fortemente romano com’è accolto nelle altre città?

Le risposte del pubblico sono più o meno le stesse: il romanesco è una lingua che lascia intatto l’italiano, che per sua natura ha tante sfumature. Certo, qualcuno si perde qualche parola, ma abbiamo preparato un glossario per spiegare molti termini, anche se ormai sono diventati quasi di uso comune e si leggono anche sui giornali, magari virgolettati, come “sòla” ad esempio. E poi c’è da dire che il sarcasmo romano ha contagiato tutta l’Italia, e piace. Basti pensare ad Alberto Sordi, che ha conquistato tutti non perché aveva un accento romano ma perché rappresentava l’uomo medio di quei tempi ed era compreso da Nord a Sud. Sordi è stato depositario di una serie di cose che altrimenti sarebbero andate perse, così come lo sono anche Monicelli o Scola. Io, dal canto mio, porto in giro questa lingua facendo capire che non è legata soltanto ai cabarettisti romani, che non c’è soltanto il romanesco metropolitano ma anche quello colto, forbito. Perché cerco di raccontare il coatto non nell’accezione di Verdone, per intenderci, ma nel senso di costretto, come il “domicilio coatto” ad esempio: i miei personaggi sono costretti a vivere nelle periferie dove sono nati, come nella provincia, nei quartieri degradati delle grandi città…

I personaggi che lei racconta sono frutto di quello che lei, da romano, vive e vede nella sua città oppure sono ispirati a persone che ha conosciuto realmente?

Beh, come per tutte le cose c’è una parte di vissuto e una parte di fantasia… se conoscessi così bene questi personaggi non farei l’attore! Ma sono cresciuto nei “quartieri nuovi” di Roma, che sono diventati centralissimi ora, e ho lavorato al Mattatoio, un posto dove incontravi di tutto… e poi c’è stata la strada: da ragazzino ho vissuto sulla strada, una palestra molto importante.

C’è un personaggio o una storia che preferisce di più tra tutti quelli che lei rappresenta in Coatto unico…? Perché?

Lo spettacolo è pensato e realizzato per divertirsi sia sul palcoscenico che in sala, quindi mi piacciono un po’ tutti -e mi piace soprattutto il fatto che ciò che faccio in scena è totalmente diverso da quello cui sono abituato in tv, dove non canto e non suono. Se proprio devo scegliere un personaggio ti dico Arcangeli Angelo detto Angioletto, che è un truffatore specializzato nelle truffe agli enti pubblici; un vero professionista, come ce ne sono tanti oggigiorno. Ma sono parecchio divertenti anche Nello e Rufetto, due rapinatori molto iellati.

Lei è un attore davvero trasversale: tocca indistintamente teatro, cinema e televisione. Cosa le piace di più -sempre se può esserci qualcosa che dia maggiore soddisfazione?

Dire che il pubblico ti dà quel qualcosa in più francamente mi sembra un luogo comune. È il progetto buono a darti soddisfazione, se ci credi. Il lavoro di un attore è riuscire a dare emozioni alle persone attraverso una storia, non importa se sei su un palcoscenico o davanti ad una macchina da presa. Certo, lavorare al cinema e lavorare a teatro è molto diverso. Alcuni colleghi, ad esempio, si trovano a disagio coi tempi del cinema, non concepiscono rimanere tutto il giorno sul set a registrare o, peggio, restare tre ore in roulotte ad aspettare che si finisca di girare una scena. Io però mi trovo bene. Anche se effettivamente la televisione è una macchina da guerra.

Recentemente ha dichiarato di essere in qualche modo stato deluso dalla piega che ha preso Distretto di polizia, serie tv che l’ha fatta scoprire al grande pubblico. Ma quindi: dove finisce la “comodità” di una fiction di successo che regala fama, successo e apre qualche porta in più, e dove inizia la “scomodità” di quella stessa fiction, che blinda gli attori e rischia di incastrarli in un personaggio o in un certo genere?

Vedi, quando accetti di fare una serie tv firmi sin dall’inizio già per due stagioni, quindi non sai cosa andrai a fare. Poi man mano che vai avanti ti rendi conto della direzione che stanno prendendo le cose… il rapporto tra un attore e una fiction è come una storia d’amore: c’è prima l’infatuazione, poi la passione, e poi però inizia il quotidiano e devi inventarti qualcosa per evitare il pericolo di una routine alienante. È chiaro, il personaggio ti rimane addosso in ogni caso, ma quello tanto è già successo… l’importante secondo me è fare anche altre cose. Il punto è che quando qualcosa funziona si finisce per non cercare più una strada nuova ma percorri quella che già hai fatto perché più sicura. Per carità, io devo moltissimo a Distretto ma sinceramente avrei fatto fino alla quarta stagione; poi però ho avuto la possibilità di prendermi un anno sabbatico (e ho fatto Paolo Borsellino e una cosa a teatro), ci siamo messi d’accordo con la produzione e così non ho più lasciato, almeno finora. Al momento stanno girando la nona…

Lei invece ha girato un’altra fiction, I liceali: è pronta? Quando andrà in onda?

Tra poco, a metà marzo sul digitale terrestre e a metà aprile su Canale 5. Questa nuova fiction è stato un piccolo passo avanti: finalmente scompare quella componente melodrammatica di Distretto, qui c’è commedia, si trattano temi importanti ma con leggerezza. I liceali parla di adolescenti, di liceali un po’ svogliati e sbandati che si trovano a dover fare i conti con questo professore “tutto d’un pezzo”, venuto da fuori, e di fronte al quale si trovano ovviamente a disagio. Poi, però, com’è facile intuire le cose cambieranno…

Per concludere, un accenno alla data romana di Coatto unico… che terrà per beneficenza

Lunedì 17 marzo saremo al Teatro Vittoria con una replica il cui intero ricavato sarà devoluto alla Giuseppe Papa Home Care Onlus, un’associazione che si occupa della prestazione di servizi di assistenza domiciliare ai pazienti affetti da problemi onco-ematologici provenienti da tutti i reparti dell'Ospedale S. Eugenio.

Laura Spina"


DA: http://www.teatroteatro.it/articolo.asp?idarticolo=1561
 
Top
giorgettatirabassi
view post Posted on 6/6/2008, 12:22




Al teatro Selinus: "Chissu è lu me distinu"

Si concluderà domani sera la rassegna Disiu di Ripartenza, che ha portato al Teatro Selinus, alcuni dei più importanti artisti italiani, da Deborah Caprioglio a Mario Scaccia, da Corrado Tedeschi ad Alberto Fortis, da Remo Girone a Giorgio Tirabassi da Sergio Friscia a Totuccio Musumeci, il direttore artistico Giacomo Bonagiuso ha allestito una stagione ricca di spettacoli interessanti e che ha saputo accontentare tutti i palati dando spazio alla musica, all'operetta, al teatro impegnato, al cabaret, al musical, ma anche alla commedia dialettale. Ed è proprio in questo filone che che si inserisce lo spettacolo che andrà in scena venerdì e sabato sera alle 21.00 al Teatro Selinus. Si tratta della commedia dialettale brillante in due atti, “ Chissu è lu me distinu”scritta, diretta ed interpretata da Giuseppe Basile. La storia, portata in scena dalla compagnia Le Maschere di Selinunte, è quella dell'onesto Giovanni Valdesi che vive con una moglie tirchia, avida, testarda e presuntuosa che comanda sulla famiglia e fa girare tutto attorno a lei. Varie situazioni ed avvenimenti fanno capire il destino ingrato di Giovanni, il tutto pervaso da una comicità semplice ed amara.

FONTE DA: http://a.marsala.it/index.php?mod=page&nw=3:4:06:2008:10427
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 6/6/2008, 16:49




Grazie Anto! ;)
Ovviamente parlava della tappa dello spettacolo di "Coatto..." di quest'anno, giusto? :rolleyes:
Ma tanto noi ce lo siamo goduti a Comiso!!!! :woot: :D ;) :P :lol:
Che indimenticabile serata!!! :wub: :wub: :wub: :)
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 8/6/2008, 20:03




Girovagando sul web ecco cosa ho trovato!
La foto della locandina dello spettacolo al Teatro Vittoria di Roma del 17 Marzo, quello il cui incasso Giorgio ha voluto devolvere in beneficenza... ;)

La foto non era salvabile allora ci ho messo un pò per sistemarla...è piccola ma va bene lo stesso, no? :rolleyes: ;) :D



image
image
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 24/7/2008, 08:15




Non sò se quest'articolo è stato inserito, ed in fondo il testo è sempre lo stesso di tanti altri, ma mi piace ricordare l'evento, in cui Giorgio si è distinto, oltre che per la sua ormai conosciuta bravura, per la sua generosità e vicinanza alla gente più bisognosa, dando i proventi dello spettacolo in beneficenza... ;) :)
Grazie ancora GIORGIO: ti vogliamo bene! :wub:


"TIRABASSI E’ COATTO UNICO - SPETTACOLO BENEFIT AL VITTORIA

11.3.2008

image

Il teatro a servizio dei malati. Lunedì 17 marzo al Teatro Vittoria, serata di beneficenza il cui incasso sarà interamente devoluto alla Giuseppe Papa Home Care Onlus, che dal 1997 sostiene e promuove l’assistenza domiciliare dei malati ematologici.

In scena Giorgio Tirabassi, autore, regista e attore di Coatto Unico…Senza intervallo

Nato ormai dieci anni fa, lo spettacolo, per una precisa scelta, non è mai stato rappresentato nei teatri tradizionali, ma solo in spazi appositamente allestiti nelle varie periferie romane e nel carcere di Rebibbia dove, per l’occasione, è stata realizzata una versione in home-video distribuita da “L’Espresso”. _ COATTO UNICO, dunque, non è mai uscito da Roma, proprio come spesso accade ai personaggi che racconta, i “coatti” veri, che trascorrono tutta la vita nello stesso quartiere, con gli stessi amici e allo stesso bar di sempre, dove fanno le stesse battute e ridono delle stesse cose, eterni come la città dicui sono parte integrante, al pari del Colosseo e di San Pietro.
E anche GIORGIO TIRABASSI, che dello spettacolo è autore ed interprete, nonostante il successo della fortunata serietelevisiva “DISTRETTO DI POLIZIA” e di “BORSELLINO”, non ha mai smesso di essere profondamente “dentro” la sua città e di continuare a scattare istantanee ironiche e spietate di alcuni esempi di varia umanità in cui ciascuno può riconoscersi. Dando, da solo in palcoscenico, vita e voce a molteplici personaggi: dal “tossico” che ironizza sulla sua difficile quotidianità, all’evasore fiscale arrogante e strafottente; da “Nello” e “Rufetto” due maldestri ed esilaranti rapinatori, ad un padre alle prese con le domande incalzanti e, talvolta, imbarazzanti, del figlio.
Per questo il nuovo titolo di COATTO UNICO… SENZA INTERVALLO. Perché, pur presentando storie e situazioni in gran parte nuove rispetto alla precedente versione, lo spettacolo ha conservato lo stesso spirito e la stessa irresistibile e divertente freschezza degli esordi.
La città è Roma, ma potrebbe essere qualunque grosso centro o cittadina con relativa periferia, con tutto quello che la periferia può ospitare: condomini alla “Orwell”, campi nomadi, discariche, mezzi pubblici fantasma, ecc. COATTO UNICO… SENZA INTERVALLO può far sorridere e anche riflettere il pubblico di qualunque parte d’Italia e di ogni età, con le sue conversazioni rubate in un bar, su un autobus affollato o in un grande magazzino nelle ore di punta, con il disagio urbano narrato attraverso i suoni del blues, dello stornello e del rap, da un cantante di strada come se ne vedono molti nei sotterranei della metropolitana e nelle piazze. Per la circostanza, in questo percorso musicale, che fa da contrappunto a tutto lo spettacolo, Giorgio Tirabassi sarà accompagnato sulla scena da Daniele Ercoli al Contrabasso e Giovanni Lo Cascio alle Percussioni."


DA: http://www.romacittaaperta.net/2008/03/11/...it-al-vittoria/
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 26/7/2008, 17:23




Sò di aver postato già un pò di tempo fa quest'articolo, ma poco importa...mi piace riproporlo, con tanto di autografo del "nostro" GIORGIO!
Un bacione


"Avanti il prossimo

image

Con colpevole ritardo, pubblico l'ennesima missione trashreporter di questa stagione (non c'entra niente, ma mi piaceva dirlo). Autore della trash-impresa è MarioMix, che ringrazio scusandomi ancora per l'attesa dovuta a "problemi tecnici" (Enzo Biagi dixit)

Sono le 22:30. E' una normale serata di questo inverno estivo e io mi ritrovo a guardare "W l'Italia" su Rai3. Niente di particolare tranne una cosa: al cineteatro dietro casa mia c'è uno spettacolo con Giorgio Tirabassi... sì, proprio lui: il commissario Ardenzi di "Distretto di Polizia". Di andare a vederlo non ne avevo voglia: meglio Iacona!
Improvvisamente le Parche decidono che doveva succedere qualcosa, e così si mette in moto una serie di eventi che sarebbe culminata con l'ennesimo feticcio per il Daveblog!
Destino vuole che mia sorella avrebbe voluto vedere Tirabassi; che un suo compagno di scuola pure; che il suo compagno fosse fratello di una mia amica; che la mia mente ha pensato a una parola: "Trashreporter!". E se Parche hanno scatenato gli eventi... MSN ha fatto il resto.

Cinque minuti più tardi eravamo accanto al teatro ad aspettare, in balia del vento gelido, la conclusione dello spettacolo, cosa che avviene, con nostro stupore, subito dopo: si aprono le porte laterali e la folla inizia a uscire. Nel frattempo due carabinieri si dirigono verso la porta dei camerini qualche metro più avanti. Decidiamo di seguirli e, in men che non si dica, ci troviamo, con altre 10-15 persone, davanti all'uscita degli artisti.

Ma il destino, si sa, non fa nulla per caso. Ecco che allora, con un po' di incredulità, scortati dai due poliziotti che fanno passare alcuni alla volta, ci ritroviamo dentro uno stanzino bianco con Giorgio Tirabassi tra bevande, lattine e sapienti esempi di pasticceria locale. L'attore, terminato lo spettacolo, ha deciso infatti di incontrare i fans e firmare qualche autografo. A prima vista sembra molto spaesato, di statura normale (in TV sembra alto due metri) e molto cordiale.

Dopo qualche foto arriva il momento della fatidica richiesta: "Giorgio, mi faresti un autografo per il Daveblog?". E' ancora spaesato e io subito aggiungo "E' un blog che parla di spettacolo, televisione, ...". Non faccio in tempo a finire che risponde: "Certo, certo!" in modo amichevole. Parte lo spelling: "Deivblog! Si scrive D - A - V - E!" e, come spesso succede, Dave diventa il nome e Blog il cognome. :-) Salutiamo, ringraziamo, e andiamo via concedendo ad altri l'ingresso (mi aspettavo molta più ressa... c'erano pochissime persone in attesa dell'attore), stringendo tra le mani l'ennesimo feticcio. :-D

In realtà più tardi, metà combriccola ha reincontrato Tirabassi per fare una foto con una new entry... e più tardi ancora l'ho reincontrato passando per caso davanti all'unico hotel della zona mentre salutava i carabinieri che l'hanno scortato per tutta la serata. Ma... non era un poliziotto?

MarioMix


DA: http://www.daveblog.net/2007/05/06/avanti_il_prossimo.html
 
Top
simona cattaneo
view post Posted on 11/12/2008, 14:03




complimenti per le foto. sn stupende

sei grande giorgio!!!
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 26/12/2008, 12:37




"Il coatto unico di Tirabassi

Repubblica — 21 febbraio 2008 pagina 12 sezione: BOLOGNA
In tv è diventato famoso come commissario di «Distretto di polizia» o come l' inflessibile giudice Paolo Borsellino. In teatro, invece, Giorgio Tirabassi veste i panni dei tanti tipi da periferia che affollano borgate e piazze, spesso con reati da espiare a Rebibbia. Nasce così «Coatto unico. senza intervallo», una commedia che miscela tratti umoristici e drammatici, su testi scritti da Tirabassi, in programma stasera alle 21 al Teatro delle Celebrazioni. I coatti sono tossici, rapinatori, evasori fiscali, truffatori, ma anche padri alle prese con figli scapestrati. Tutti accomunati da una vita di borgata, spesso passata nel solito bar, a discutere di calcio e donne, di smargiassate e sotterfugi. «Cerco di dare emozioni, parlando anche di cose che non piacciono - spiega l' attore - Sarebbe troppo facile far sorridere solo parlando di presunte felicità, ma ci muoviamo in un mondo che non sempre è giusto e felice». Dopo una prima fase dove «Coatto unico» è stato messo in scena solo in spazi inusuali al teatro e in carcere, ora la tournèe ha contemplato anche spazi tradizionali. Tirabassi vuol far conoscere al pubblico vite sbagliate, con la prospettiva di redenzione in galera. Con la musica proposta dal vivo da Daniele Ercoli al contrabbasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni, Tirabassi passa da una maschera all' altra, interpretando un tossico, un evasore fiscale, due maldestri rapinatori, un furfantello da quattro soldi. - ANNA TONELLI"


DA: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...-tirabassi.html



FOTO DEL GIORNO 30/01/2008
Giorgio Tirabassi a Sansepolcro

"Cronaca - Locale
Giorgio Tirabassi a Sansepolcro

image

Venerdì 1 febbraio al teatro Dante di Sansepolcro Giorgio Tirabassi porterà in scena "Coatto unico...senza intervallo", cha ha scritto insieme a Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre. In scena il famoso attore sarà accompagnato da Daniele Ercoli al contrabbasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni

Venerdì 1 febbraio al teatro Dante di Sansepolcro Giorgio Tirabassi porter in scena "Coatto unico...senza intervallo", cha ha scritto insieme a Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre. In scena il famoso attore sar accompagnato da Daniele Ercoli al contrabbasso"


DA: http://ricerca.quotidianonet.ilsole24ore.c...sources[]=altro
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 26/12/2008, 20:21




Altro articolo, risalente alla tappa dello spettacolo dell'anno scorso a Castelvetrano (TP), nella mia Sicilia...

"Tirabassi: 'Ironia e giri di blues così racconto il disagio sociale'

Repubblica — 23 gennaio 2008 pagina 20 sezione: PALERMO
«Raccontiamo con ironia il disagio sociale urbano, storie di periferia e di microcriminalità abbinate a giri di blues, stornelli e contaminazioni jazz». Giorgio Tirabassi, che ha dato il volto al giudice Paolo Borsellino nella miniserie di Giancluca Tavarelli ed è stato a lungo il commissario Ardenzi in "Distretto di polizia" parla di "Coatto unico~ senza intervallo", lo spettacolo che domani alle 21,15 lo vedrà in scena al teatro Savio di via Evangelista Di Blasi 102/b per la rassegna di "Comici da legare", prodotta da Tramp spettacoli. In scena con l' attore ci sono Daniele Ercoli al contrabbasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni. Una performance divertente ma dal retrogusto amaro, di cui Tirabassi è autore insieme a Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre e che finora è andata in scena solo in spazi non tradizionali allestiti alla periferia di Roma e nel carcere di Rebibbia. «Lo spettacolo è nato una decina di anni fa per la voglia di continuare a lavorare da solo in palcoscenico, dopo tanti anni legati alle compagnie teatrali - racconta Tirabassi - Portavamo in scena, con occhio "romano", cinico e disincantato, una serie di personaggi legati al disagio sociale urbano: l' abbiamo rappresentato nei centri sociali, a Rebibbia, in piccoli club della periferia della capitale perché non è esattamente il tipo di spettacolo che parla al pubblico dei teatri stabili. Un lavoro che non ho mai abbandonato e che ora sperimentiamo in tournée nei grandi teatri». Così in scena Tirabassi darà voce a un evasore fiscale arrogante, al dialogo in rima di un tossico e di uno spacciatore che ironizzano sulla loro difficile quotidianità, a due maldestri rapinatori, Nello e Rufetto, che s' interrogano sul destino, la sfiga e i contrattempi del mestiere, e a un padre alle prese con le domande imbarazzanti del figlio. Per l' attore non c' è soluzione di continuità nel suo percorso professionale: «Ho cominciato col teatro, ho fatto spettacoli comici e drammatici, di ricerca e giullarate - continua - ma sono sempre stato attratto dal teatro brillante e dalla commedia: in questi personaggi insieme all' ironia c' è sempre un fondo di delusione, un certo vittimismo che fa parte della cultura romana». La miniserie su Paolo Borsellino Tirabassi la ricorda come «un' esperienza fondamentale dal punto di vista artistico e umano: Non volevo farla, per via della levatura morale del personaggio, poi l' importanza delle parole di Borsellino sul coraggio e sulla paura mi hanno aiutato ad affrontarlo». Dopo la tappa palermitana, lo spettacolo venerdì sarà al teatro Di Pisa di Casteltermini, per inaugurare la terza edizione del premio dedicato all' attore Franco Catalano, e poi al teatro Naselli di Comiso, domenica al teatro Selinus di Castelvetrano. La rassegna ha il sostegno della Provincia, informazioni e biglietti allo 091 6194530. l. n. "


DA: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...i-racconto.html

Addio Ardenzi l' ex commissario tra stornelli e jazz

Repubblica — 26 gennaio 2008 pagina 14 sezione: GENOVA
«Raccontiamo con ironia il disagio sociale urbano, storie di periferia e di microcriminalità abbinate a giri di blues, stornelli e contaminazioni jazz». Giorgio Tirabassi, che ha dato il volto al giudice Paolo Borsellino nella miniserie di Gianluca Tavarelli ed è stato a lungo l' amatissimo commissario Ardenzi in «Distretto di Polizia», su Canale 5, parla di «Coatto unico-Senza intervallo», lo spettacolo che arriva la settimana prossima a Genova, in scena mercoledì 30 al Politeama. In scena con l' attore ci sono Daniele Ercoli al contrabbasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni. Una performance divertente ma dal retrogusto amaro, di cui Tirabassi è autore insieme a Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre e che spesso è andata in scena solo in spazi non tradizionali allestiti alla periferia di Roma e nel carcere di Rebibbia. «Lo spettacolo è nato una decina di anni fa per la voglia di continuare a lavorare da solo in palcoscenico, dopo tanti anni legati alle compagnie teatrali - racconta Tirabassi - Portavamo in scena, con occhio «romano», cinico e disincantato, una serie di personaggi legati al disagio sociale urbano: l' abbiamo rappresentato nei centri sociali, a Rebibbia, in piccoli club della periferia della capitale perché non è esattamente il tipo di spettacolo che parla al pubblico dei teatri stabili. Un lavoro che non ho mai abbandonato e che ora sperimentiamo in tournée nei grandi teatri». Così in scena Tirabassi darà voce a un evasore fiscale arrogante, al dialogo in rima di un tossico e di uno spacciatore che ironizzano sulla loro difficile quotidianità, a due maldestri rapinatori, Nello e Rufetto, che s' interrogano sul destino, la sfiga e i contrattempi del mestiere, e a un padre alle prese con le domande imbarazzanti del figlio. Lo spettacolo ha conservato lo stesso spirito e la divertente freschezza degli esordi. La città è Roma, ma potrebbe essere qualunque grosso centro o cittadina con relativa periferia, con tutto quello che la periferia può ospitare: condomini alla "Orwell", campi nomadi, discariche, mezzi pubblici fantasma, ecc... Per l' attore non c' è soluzione di continuità nel suo percorso professionale: «Ho cominciato col teatro, ho fatto spettacoli comici e drammatici, di ricerca e giullarate - continua - ma sono sempre stato attratto dal teatro brillante e dalla commedia: in questi personaggi insieme all' ironia c' è sempre un fondo di delusione, un certo vittimismo che fa parte della cultura romana». La miniserie su Paolo Borsellino Tirabassi la ricorda come «un' esperienza fondamentale dal punto di vista artistico e umano: Non volevo farla, per via della levatura morale del personaggio, poi l' importanza delle parole di Borsellino sul coraggio e sulla paura mi hanno aiutato ad affrontarlo». I biglietti costeranno 22 euro per la Poltronissima e 17 per la Poltrona (più diritti di prevendita in corso al botteghino del Genovese). «Raccontiamo con ironia il disagio sociale urbano, storie di periferia e di microcriminalità abbinate a giri di blues, stornelli e contaminazioni jazz». Giorgio Tirabassi, che ha dato il volto al giudice Paolo Borsellino nella miniserie di Gianluca Tavarelli ed è stato a lungo l' amatissimo commissario Ardenzi in «Distretto di Polizia», su Canale 5, parla di «Coatto unico-Senza intervallo», lo spettacolo che arriva la settimana prossima a Genova, in scena mercoledì 30 al Politeama. In scena con l' attore ci sono Daniele Ercoli al contrabbasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni. Una performance divertente ma dal retrogusto amaro, di cui Tirabassi è autore insieme a Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre e che spesso è andata in scena solo in spazi non tradizionali allestiti alla periferia di Roma e nel carcere di Rebibbia. «Lo spettacolo è nato una decina di anni fa per la voglia di continuare a lavorare da solo in palcoscenico, dopo tanti anni legati alle compagnie teatrali - racconta Tirabassi - Portavamo in scena, con occhio «romano», cinico e disincantato, una serie di personaggi legati al disagio sociale urbano: l' abbiamo rappresentato nei centri sociali, a Rebibbia, in piccoli club della periferia della capitale perché non è esattamente il tipo di spettacolo che parla al pubblico dei teatri stabili. Un lavoro che non ho mai abbandonato e che ora sperimentiamo in tournée nei grandi teatri». Così in scena Tirabassi darà voce a un evasore fiscale arrogante, al dialogo in rima di un tossico e di uno spacciatore che ironizzano sulla loro difficile quotidianità, a due maldestri rapinatori, Nello e Rufetto, che s' interrogano sul destino, la sfiga e i contrattempi del mestiere, e a un padre alle prese con le domande imbarazzanti del figlio. Lo spettacolo ha conservato lo stesso spirito e la divertente freschezza degli esordi. La città è Roma, ma potrebbe essere qualunque grosso centro o cittadina con relativa periferia, con tutto quello che la periferia può ospitare: condomini alla "Orwell", campi nomadi, discariche, mezzi pubblici fantasma, ecc... Per l' attore non c' è soluzione di continuità nel suo percorso professionale: «Ho cominciato col teatro, ho fatto spettacoli comici e drammatici, di ricerca e giullarate - continua - ma sono sempre stato attratto dal teatro brillante e dalla commedia: in questi personaggi insieme all' ironia c' è sempre un fondo di delusione, un certo vittimismo che fa parte della cultura romana». La miniserie su Paolo Borsellino Tirabassi la ricorda come «un' esperienza fondamentale dal punto di vista artistico e umano: Non volevo farla, per via della levatura morale del personaggio, poi l' importanza delle parole di Borsellino sul coraggio e sulla paura mi hanno aiutato ad affrontarlo». I biglietti costeranno 22 euro per la Poltronissima e 17 per la Poltrona (più diritti di prevendita in corso al botteghino del Genovese). - LAURA NOBILE


DA: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...-stornelli.html

Edited by Tirabassa - 7/1/2009, 08:30
 
Top
Tirabassa
view post Posted on 7/1/2009, 08:31




Anche se l'articoletto parla di una tappa della tourneè dell'anno scorso, mi piace postarlo lo stesso, soprattutto per come Giorgio parla con orgoglio della sua romanità... ;) :)

"Giorgio Tirabassi dalla tivù alla scena

Repubblica — 18 gennaio 2008 pagina 14 sezione: BARI
Approda stasera alle 21 al teatro Royal di Bari, dopo gli spettacoli in provincia degli scorsi giorni, il monologo di Giorgio Tirabassi Coatto unico~senza intervallo, scritto con Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre. L' attore romano, cresciuto nei teatri della capitale, nel segno della tradizione comica del suo maestro Gigi Proietti, è divenuto celebre grazie alle fiction televisive Distretto di Polizia e Borsellino. In questa pièce Giorgio Tirabassi mette in scena vizi e virtù dei coatti, «eterni come la città di cui sono parte integrante, al pari del Colosseo o di San Pietro». Un monologo nato dieci anni fa proprio nelle periferie di Roma e presentato per la prima volta nel carcere di Rebibbia. L' attore romano sarà accompagnato sul palcoscenico dalle sonorità blues di Daniele Ercoli al contrabbasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni. Info 335.736.91.60. (fra.sav.)"


DA: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...alla-scena.html
 
Top
685 replies since 14/5/2006, 10:54   6226 views
  Share