Il Giornalino di Distretto, Tutti gli articoli inerenti le 8 stagioni della serie...

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super tonio 91
view post Posted on 4/11/2006, 19:19




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Galeotto fu il Distretto

Belli, giovani e già da due anni, tra gli agenti di «Distretto di polizia», fanno coppia fissa. Sono Giulia Bevilacqua e Simone Corrente

3/11/2006
Sono belli, giovani e già da due anni, tra gli agenti di «Distretto di polizia», fanno coppia fissa. Scontato perciò che finissero per farla anche nella vita? Nemmeno per sogno. Perché Giulia Bevilacqua e Simone Corrente condividono una smodata avversione per attori e attrici, da sempre scartati a priori nei personali carnet di possibili fidanzati. «Non avrei mai detto che mi sarei fidanzata proprio con un collega. In genere, gli attori sono egocentrici, vanitosi, sempre intenti ad apparire e a voler parlare solo loro» sentenzia lei. Lui non è da meno: «Ho sempre pensato di non potermi innamorare di una ragazza che fa questo lavoro. Le attrici non mi attirano a livello fisiologico. Il mio modello è una ragazza con valori tradizionali, come quello della famiglia, che però questo lavoro ti fa perdere».
E invece eccoli qui, sorridenti e innamorati mentre si contendono i favori di Rocco, il cucciolo di jack russell adottato da due mesi, e passeggiano per Villa Pamphili, a poca distanza dalla casa dove abitano insieme. «Ci viviamo da tre mesi» racconta Simone. «Ognuno ha lasciato il suo appartamento da single. Quello che abbiamo messo su è frutto di una scelta comune, condivisa pezzo per pezzo. Per me, salvo piccoli periodi, è la prima vera convivenza. Parlare di matrimonio è ancora presto, ma nei fatti è quasi un matrimonio».
Giulia è ancora più entusiasta: «Ho scoperto che arredare casa è un bellissimo passatempo. Prima spendevo tutti i miei soldi in vestiti. Oggi riesco solo a comprare mobiletti e soprammobili. Ormai, l'appartamento è quasi sistemato, resta solo da decidere l'uso della stanza in più. Io, che come mio padre e mia madre dipingo, ci vorrei mettere cavalletto e pennelli. Lui, invece, ci ha già piazzato i suoi bilancieri, ma finora non li ha mai presi in mano. Chissà...».
I due hanno appena finito di girare la sesta serie di «Distretto di polizia», quella in onda, che li vedrà protagonisti sul finire di un clamoroso colpo di scena. Già, perché i loro due rispettivi alter ego, Luca Benvenuto e Anna Gori, si scambieranno un bacio. Niente di speciale se non fosse che lui, fin dalla prima serie, è stato disegnato dagli sceneggiatori come gay. «Sarà un lampo, un accenno di qualcosa che potrà accadere nel futuro» anticipa Simone. Lei invece si sofferma sui dettagli. «Mi sono preparata a dovere, con tanto di gomma da masticare prima del ciak, come dovrebbero fare sempre gli attori. La verità è che eravamo imbarazzati».
D'altra parte, lavorare fianco a fianco con il proprio compagno non sempre è facile. «La vita di set è fatta di incomprensioni e piccole gelosie perché si finisce per vivere in un microcosmo, una grande famiglia con delicati equilibri. Io comunque non sono geloso, anche perché Giulia non me ne dà motivo» dichiara lui, prima di essere interrotto da lei con un «Che finto...! Certo che siamo gelosi, ma per fortuna cerchiamo di scherzarci su».
Entrambi romani, 27 anni lei, 31 lui, i due si scontrano già nel ménage quotidiano: «Lei è permalosa, non le si può dire niente». «Lui, invece, a casa non fa nulla. È vero, io sono una precisa e a volte, ammetto, risulto petulante, però non mi sembra giusto che a cucinare, apparecchiare e riordinare ci debba pensare solo io. Mi sa che adotterò la sua tecnica. Starò senza fare niente e poi vediamo».
Ma sono scaramucce pronte a sciogliersi davanti a una certezza: «La nostra storia non è nata con un colpo di fulmine, tanto più che entrambi eravamo legati sentimentalmente. Ci siamo frequentati da colleghi, poi è nata un'amicizia. L'amore è arrivato dopo. E se ha resistito a 10 mesi di set vuol dire che funziona» dice lei. «Ma il primo passo l'ho fatto io» precisa Simone: «Ho capito che ci stava e mi sono fatto avanti, però poi sul momento ho avuto paura di essere respinto. Invece...».

 
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Elisabettirabassi
view post Posted on 5/11/2006, 13:58




sono carinissimi, stanno troppo bene insieme....grazie Tonio
 
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lell@84
view post Posted on 13/11/2006, 16:08




Nel cast della settima edizione di Distretto di polizia ci sarà Max Giusti. Con l' addio di Ricky Memphis e quello di Giorgio Tirabassi, che uscirà di scena con il pretesto di un trasferimento, ci saranno tanti nuovi arrivi, tra cui quello di Max Giusti, che non prenderà il posto del commissario Ardenzi, il cui nome è ancora top secret. Il produttore Pietro Valsecchi svela: "Non ci sarà la resurrezione di Ricky".


''Si farà luce sia sul passato che sul futuro - svela il produttore della Taodue, che ha accompagnato stamani Ricky Memphis al Museo delle auto della polizia dove l'attore ha donato la sua famosa giacca - si capirà bene che cosa è successo all' ispettore Belli e anche quale potrebbe essere il futuro della serie con la risoluzione della storia del commissario Ardenzi''.

I fan di Tirabassi si potranno consolare, perché, anche se l'attore lascerà la serie, Valsecchi farà qualche apparizione anche nella prossima. Nonostante le indiscrezioni di un probabile ritorno, niente resurrezione, per ora, per Ricky Memphis, che presto vedremo al cinema in un film di cui, però, non anticipa nulla. ''No, per ora niente rientro - afferma l'attore - non so che cosa succederà alla serie e come si evolverà, ma per il rispetto che sia io che Valsecchi abbiamo verso Distretto non vogliamo assolutamente fare rientri da telenovelas. Se ci sarà in futuro qualche idea geniale si vedrà e poi credo che se una persona prende una decisione deve anche mantenerla''.


Dopo la sua morte televisiva, avvenuta il 3 ottobre con un boom di ascolti (8.218.000 spettatori ndr.), sono stati veramente tante le persone che hanno pianto, minacciato di non guardare più la serie e protestato per questa uscita di scena. Nonostante in parte se lo aspettasse, Ricky Memphis ammette però che questo grande amore del pubblico è andato oltre ogni aspettativa. ''La gente mi fermava in strada piangendo - racconta - e per quanto vivessi quotidianamente l'affetto del pubblico non mi aspettavo tanto. Alla mia uscita di scena mi sono commosso anch'io per la per la commozione degli altri''.

L'attore romano, il cui primo desiderio in questo momento è di passare più tempo possibile con suo figlio, promette che lavorerà ancora con Valsecchi e non si rammarica che la coppia Memphis-Tirabassi si sia sciolta: ''Io e Giorgio siamo grandi amici e lavoreremo presto insieme, per ora abbiamo il progetto di trovare un progetto'', scherza.

E dopo aver dato per tanto tempo il volto al seguitissimo ispettore Belli, Memphis non rifiuterebbe un altro ruolo da poliziotto, ma, saggiamente spiega: ''Non è il personaggio che interpreti ma l'umanità che gli dai a fare la differenza''.

 
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super tonio 91
view post Posted on 13/11/2006, 16:43




belllissimo articolo!!!!!!
 
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Tirabassa
view post Posted on 13/11/2006, 16:52




Alla fine nn s'è capito più nulla...:-O e nn ci resta che aspettare!

Comunque Ricky ha parlato benissimo e sono contenta di quello che ha detto dei progetti futuri e del suo rapporto con Giorgio: aspettiamoli dunque, dinuovo insieme, PRESTISSIMO!!!! :-)


Edited by Tirabassa - 13/11/2006, 19:21
 
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super tonio 91
view post Posted on 20/11/2006, 21:28




Distretto 7, ci sarà Max Giusti

Non resusciterà Ricky Memphis


Nel cast della settima edizione di Distretto di polizia ci sarà Max Giusti. Con l' addio di Ricky Memphis e quello di Giorgio Tirabassi, che uscirà di scena con il pretesto di un trasferimento, ci saranno tanti nuovi arrivi, tra cui quello di Max Giusti, che non prenderà il posto del commissario Ardenzi, il cui nome è ancora top secret. Il produttore Pietro Valsecchi svela: "Non ci sarà la resurrezione di Ricky".


''Si farà luce sia sul passato che sul futuro - svela il produttore della Taodue, che ha accompagnato stamani Ricky Memphis al Museo delle auto della polizia dove l'attore ha donato la sua famosa giacca - si capirà bene che cosa è successo all' ispettore Belli e anche quale potrebbe essere il futuro della serie con la risoluzione della storia del commissario Ardenzi''.

I fan di Tirabassi si potranno consolare, perché, anche se l'attore lascerà la serie, Valsecchi farà qualche apparizione anche nella prossima. Nonostante le indiscrezioni di un probabile ritorno, niente resurrezione, per ora, per Ricky Memphis, che presto vedremo al cinema in un film di cui, però, non anticipa nulla. ''No, per ora niente rientro - afferma l'attore - non so che cosa succederà alla serie e come si evolverà, ma per il rispetto che sia io che Valsecchi abbiamo verso Distretto non vogliamo assolutamente fare rientri da telenovelas. Se ci sarà in futuro qualche idea geniale si vedrà e poi credo che se una persona prende una decisione deve anche mantenerla''.
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Dopo la sua morte televisiva, avvenuta il 3 ottobre con un boom di ascolti (8.218.000 spettatori ndr.), sono stati veramente tante le persone che hanno pianto, minacciato di non guardare più la serie e protestato per questa uscita di scena. Nonostante in parte se lo aspettasse, Ricky Memphis ammette però che questo grande amore del pubblico è andato oltre ogni aspettativa. ''La gente mi fermava in strada piangendo - racconta - e per quanto vivessi quotidianamente l'affetto del pubblico non mi aspettavo tanto. Alla mia uscita di scena mi sono commosso anch'io per la per la commozione degli altri''.

L'attore romano, il cui primo desiderio in questo momento è di passare più tempo possibile con suo figlio, promette che lavorerà ancora con Valsecchi e non si rammarica che la coppia Memphis-Tirabassi si sia sciolta: ''Io e Giorgio siamo grandi amici e lavoreremo presto insieme, per ora abbiamo il progetto di trovare un progetto'', scherza.

E dopo aver dato per tanto tempo il volto al seguitissimo ispettore Belli, Memphis non rifiuterebbe un altro ruolo da poliziotto, ma, saggiamente spiega: ''Non è il personaggio che interpreti ma l'umanità che gli dai a fare la differenza''.


 
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Elisabettirabassi
view post Posted on 21/11/2006, 14:59




Grazie Tonio, bell'articolo...mi vengono le lacrime agli occhi...
 
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w giorgio 91
view post Posted on 21/11/2006, 15:05




stupendo!!!anche io sto quasi per piangere!!
 
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Tirabassa
view post Posted on 21/11/2006, 16:52




Beh...l'avevo letto e tutto sommato dunque rivedremo presto sia Giorgio che Ricky, insieme...in fondo non era questo che volevamo?:-)
Certo ci mancheranno ENORMEMENTE in Distretto, ma rispettiamo le loro scelte...
Un bacio
 
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super tonio 91
view post Posted on 21/11/2006, 18:42




«Mi diverto a fare il cattivo»

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Foggia - Per anni ha formato con Emilio Solfrizzi lo spassoso duo di cabaret “Toti e Tata”. Un sodalizio artistico fortunato, che con la regia dell’autore Gennaro Nunziante per quasi un decennio ha mietuto successi a non finire con spettacoli teatrali e televisivi irresistibili. Per i suoi ammiratori, Antonio Stornaiolo resterà per sempre il “mitico” Tata. Ma col tempo, l’attore barese (ma napoletano di nascita) ha dimostrato le sue qualità e il suo talento non solo nella sfera della comicità. Da alcuni anni svolge un ruolo di primo piano all’interno dell’emittente barese Antenna Sud, dove conduce programmi leggeri ma di qualità. Le sue doti di fine ed abile intrattenitore non sono sfuggite ad un “maestro” come Renzo Arbore che, nel 2005, lo ha voluto al suo fianco nella conduzione dell’originale show del sabato notte di RaiUno Speciale per me, ovvero meno siamo meglio stiamo. Ma Antonio Stornaiolo non è solo un amabile conduttore: ha anche indiscusse doti di attore. Proprio pochi giorni fa, nella penultima puntata della sesta serie della fiction di Canale5 Distretto di Polizia, abbiamo visto uscire di scena il personaggio da lui interpretato, lo spietato killer Gregorio Patriarca. «A far fuori l’odiato Patriarca è stato il commissario Ardenzi, che così è riuscito a vendicare l’amico Mauro Belli. Chissà che la fine del mio personaggio non abbia attenuato l’astio della gente nei miei confronti», dice scherzando - ma non troppo – l’attore barese. «Dopo la messa in onda della puntata in cui ho eliminato l’ispettore Belli, impersonato da Ricky Memphis, la gente mi guardava corrucciata per strada, quasi con sdegno. Ho temuto per la mia incolumità», aggiunge con tono semiserio.



A parte questi strascichi, com’è andata l’esperienza di “Distretto di Polizia”?

Interpretare il ruolo del cattivo a me è piaciuto tantissimo, perché lo trovo nelle mie corde. Non che io sia cattivo nella vita, tutt’altro…Ma proprio come fisicità, come recitazione, sono molto più a mio agio quando indosso i panni di personaggi cinici, aggressivi. Mi piacerebbe, quindi, tornare nuovamente a fare il cattivo. Visto che nella realtà sono un bonaccione, forse interpretando questi ruoli imparo ad essere un pò più duro nella vita di tutti i giorni. “Distretto”, probabilmente, è la migliore produzione di fiction che ci sia in Italia. La Taodue film di Pietro Valsecchi ha un’organizzazione invidiabile. Loro in 7-8 mesi di riprese riescono a fare dei film per la tv straordinari. Del resto, sono quelli che hanno fatto “Borsellino” e la serie “Ris”.



Intanto, da domani, la vedremo nella nuova fiction di RaiUno “Il padre delle spose”, con Lino Banfi e la figlia Rosanna…

È una fiction che affronta un tema delicato, un film sull’omosessualità in cui si parla di un amore uguale ma diverso. Per una volta si parla della Puglia in termini non negativi. I colori della nostra regione sono meravigliosi e il film mette in evidenza una terra positiva, solidale, con personaggi che non hanno nulla a che vedere con i soliti stereotipi della criminalità organizzata. È una storia di sentimenti puri che tocca una tematica quanto mai attuale: quella dei Pacs e dei matrimoni tra omosessuali. Banfi interpreta un padre-patriarca meridionale, vedovo, che inizialmente reagisce male alla scoperta della “diversità” della figlia, ma poi il suo amore di padre supera ogni cosa. C’è una bellissima lezione morale, perché Banfi – con la leggerezza che gli è propria – riesce ad affrontare questi temi in modo anche poetico. Lui ci mette di fronte a questo interrogativo: ma un genitore che scopre l’omosessualità di un figlio, cosa fa? La sua risposta è: non può far altro che continuare ad amarlo, perché il senso della vita è questo. L’amore non ha ostacoli, non ha dogane, alla fine vince su tutto.



Qual è il suo ruolo in questa fiction?

Io interpreto il ruolo di un sindaco corrotto da un grosso produttore olivicolo della zona, che è Gianni Ciardo. Alla fine del film, però, mi redimo e passo dalla parte di Banfi che, invece, rappresenta i piccoli coltivatori di quell’area che hanno intenzione di mettere su una “strada dell’olio”. Quindi, questo personaggio che non è cattivo ma soltanto “debole”, nel finale si riscatta e torna a fare il suo mestiere di sindaco onestamente.



Un bel colpo per lei lavorare negli ultimi tempi prima con Arbore e poi con Banfi…

Ho avuto la grande fortuna di poter lavorare con Carlo Lizzani, che è uno dei padri del cinema italiano, e nella tv di varietà con un “maestro” come Renzo Arbore, che è un orgoglio della nostra terra. Adesso è arrivato Lino Banfi, che in quanto a lezioni di vita e professionali è straordinario. Come pochi, riesce a passare dal comico al tragico e viceversa con grande naturalezza, a dimostrazione che è un grande attore. Quanto ad Arbore, sono qui che aspetto un’altra sua “chiamata”. Lui, ovviamente, se ne va in giro per il mondo con la sua orchestra, avendo già dato tutto alla televisione. Fa bene a centellinare le sue apparizioni, ma se dovesse venirgli un’idea e volesse richiamarmi nella sua allegra “brigata”, io risponderei con grande entusiasmo, perché con lui ho fatto una delle esperienze più divertenti della mia vita. Lo ammetto, sono stato davvero fortunato ad avere due padri “putativi” del calibro di Arbore e Banfi.



In conclusione, cosa sta preparando in questo momento?

In questo periodo sono impegnato con Mauro Pulpito con Meglio tardi che mai, il talk show della notte di Antenna Sud. Un programma a cui siamo molto affezionati, perché è un osservatorio privilegiato sul non senso della vita. Poi tornerò a portare nei teatri lo spettacolo Casa Stornaiolo, in cui metto in evidenza i “guasti” della lingua italiana.

Michele de Respinis
 
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Tirabassa
view post Posted on 21/11/2006, 18:44




O MAMMA CHE ANTIPATIA...:-O
 
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AyaBrea
view post Posted on 22/11/2006, 20:06




ahahahahaahh
 
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MiTiCo GiOrGiO
view post Posted on 22/11/2006, 20:55




a me patriarca nn me mai piaciuto.......
 
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AyaBrea
view post Posted on 22/11/2006, 20:56




ahahah..se sapeste ke storiella d'amore ke mi hanno inventato gg in classe tra me e patriarca..ahah le risate...ma poi k skifo..vabbe..ahah
 
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__trillina__mammamiaqnt6billo
view post Posted on 22/11/2006, 21:17




ma xk bisogna inquinare qst forum con personaggi così indegni.. no vabè ske..
certo bisogna distinguere il personaggio dalla persona... però non ce la faccio proprio a farmelo stare simpatico... ps non è piu niente lo stesso ora che è finito distretto... e sappiamo gia che giorgio non ci sarà piu.. k agonia..
 
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124 replies since 15/9/2006, 22:48   2270 views
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